Il testo esamina le complesse dinamiche politiche e sociali dell'Italia tra il 1750 e il 1752 un periodo caratterizzato da tensioni e trattative diplomatiche tra le principali potenze europee. L'autore descrive come il trattato di Aquisgrana del 1748 abbia portato una temporanea pace in Italia ma anche come le controversie territoriali e le rivalità tra le potenze abbiano continuato a influenzare la stabilità della regione. Un esempio significativo è la disputa tra la Repubblica di Venezia e la Casa d'Austria riguardo al patriarcato di Aquileia risolta solo con l'intervento del Papa Benedetto XIV. Inoltre il testo esplora le tensioni in Corsica dove la lotta per l'indipendenza dai Genovesi ha portato a interventi francesi e a un complesso gioco di potere tra le nazioni europee. La narrazione si sofferma anche su eventi interni significativi come la ribellione a Subiaco e la morte del cardinale Giulio Alberoni figure di spicco nella politica europea. Infine il testo affronta la questione dei Liberi Muratori una società segreta che suscitava sospetti tra le autorità ecclesiastiche e civili portando a editti e condanne da parte di vari governi incluso quello di Napoli.
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