Clagità

Zero più una figura retorica che un personaggio vero e proprio un Parsifal senza speranza dell'evo moderno è forse l'ultimo di una genìa di sognatori in una società spietata e folle in cui i tratti di volgarità e di banalità di efferatezza e assenza di compassione di cieca violenza e gratuito dirupare nel male riescono assolutamente predominanti. E Lemuria è la sintesi il compendio dannato di tutte le metropoli disumane del mondo appartiene come diceva un grande poeta contemporaneo alla razza delle città distrutte dove ogni istinto di bellezza di poesia viene soffocato nel sangue. Un luogo-non luogo dove l'unica legge possibile è il sanguinoso corpo a corpo con degli spettri o la sdegnosa aristocratica e disperata fuga dal mondo in zone neglette dell'anima dove non v'è salvezza o redenzione dal male ma solo cupo ineluttabile esilio. A suo modo ove volessimo incardinarlo entro un contesto categoriale si potrebbe definire questo libro come un romanzo gothic-rock un pulp elettronico di matrice distopica ruinante nella disperata metafisica dell'abisso.