Gli invertebrati marini come bioindicatori dell'inquinamento da metalli pesanti

Questo libro raccoglie i diversi risultati degli esperimenti condotti da diversi autori al fine di chiarire il ruolo degli organismi bioindicatori altamente sensibili ai cambiamenti ambientali. In particolare gli invertebrati occupano una posizione chiave come consumatori intermedi nella catena alimentare pelagica e bentonica degli ecosistemi acquatici. Pertanto gli organismi acquatici possono rappresentare eccellenti bioindicatori della salute del mare. Lo scopo principale del monitoraggio delle concentrazioni di metalli pesanti nella biota è quello di determinare il rischio tossicologico per gli organismi e anche per gli esseri umani attraverso l'ingestione di specie commestibili contaminate. La prima parte del libro è dedicata alla letteratura sull'inquinamento marino e sui metalli pesanti con particolare attenzione ai seguenti elementi: mercurio cadmio arsenico cromo tallio e piombo. Per ogni metallo pesante viene riportata una discussione sulla chimica le caratteristiche generali gli usi industriali i meccanismi di inquinamento il processo attraverso il quale il metallo entra nell'ambiente marino e le specie di invertebrati che sono state studiate per testare l'inquinamento e i rischi/malattie per l'uomo.