<p><em>Il Poeta del Kintsugi</em> è un memoir lirico e toccante che intreccia identità perdita e guarigione. È la storia di un'anima alla ricerca delle proprie radici raccontata attraverso le fratture dell'adozione i silenzi delle famiglie e le ferite tramandate di generazione in generazione. Con voce poetica e intensa l'autrice ci conduce in un viaggio che parte dai sobborghi di Melbourne per arrivare ai paesaggi ancestrali della Calabria ricomponendo lungo il cammino i frammenti di un'esistenza segnata dall'abbandono e dalla resilienza.</p><p>Al centro di questo memoir c'è la metafora del <em>kintsugi</em> - l'arte giapponese di riparare con oro le crepe della ceramica rotta. Le ferite non vengono nascoste ma rese preziose. Così anche le cicatrici interiori possono essere illuminate e trasformate in forza. Ogni crepa diventa parte integrante della bellezza del vaso e ogni frattura se accolta racconta una storia nuova. È questo il cuore della narrazione: la possibilità di riforgiare un'identità nonostante le lacerazioni di scoprire un senso dentro ciò che sembrava soltanto mancanza.</p><p>L'autrice svela sette frammenti enigmatici che costituiscono la sua vita: un padre nascosto una genealogia cancellata una storia medica sempre incompleta l'assenza di una memoria familiare il desiderio di appartenenza culturale l'eco di festività mai celebrate insieme ai propri cari e infine l'io psicologico forgiato tra amore e abbandono. Ogni frammento è come un tassello che per decenni rimane isolato; solo con il tempo essi si ricompongono in un mosaico capace di raccontare una verità più grande.</p><p>A sedici anni una rivelazione frantuma l'intera identità dell'autrice: la scoperta di essere stata adottata. Da quel momento la sua esistenza si fa ricerca. Una cartografia di segreti e mezze verità la accompagna per anni insieme al dolore per le assenze e alla nostalgia per una genealogia invisibile. Ma proprio in quei vuoti nascono intuizioni profonde e una forza inattesa.</p><p>Le pagine si muovono tra confessione e poesia alternando momenti di dolore a riflessioni di speranza. Le scene quotidiane - un autobus di Melbourne un albero di fico in Calabria le stanze silenziose di un ospedale - diventano simboli universali di smarrimento e rinascita.</p><p>Il libro parla della trasmissione dei traumi familiari di come silenzi e segreti possano segnare un'intera vita e di come la resilienza e la creatività offrano strade di guarigione. È una meditazione sul modo in cui l'identità viene forgiata non solo dal sangue ma anche dalle assenze dall'immaginazione e dall'amore.</p><p>Al di là della storia personale <em>Il Poeta del Kintsugi</em> solleva domande universali:</p><p> <em>Chi sono? Dove appartengo? Possono le ferite trasformarsi in forza?</em></p><p>La scrittura è intessuta di immagini forti e simboliche. Il vaso riparato la corrente del sangue i frammenti di memoria la cartografia invisibile: tutto concorre a costruire una prosa lirica che oscilla tra confessione intima e riflessione filosofica.</p><p>Per i lettori questo memoir diventa più di una testimonianza personale: è un invito a riflettere sulla propria storia sui legami spezzati e sulle possibilità di ricostruzione. È una voce che parla a chi è stato adottato a chi ha vissuto la perdita ma anche a chiunque abbia conosciuto il dolore e desideri trasformarlo in speranza.</p><p><em>Il Poeta del Kintsugi</em> non si limita a raccontare un passato difficile: apre una prospettiva di crescita post-traumatica mostrando come dalle ferite possa nascere una nuova forma di forza. È un libro che celebra la fragilità e al tempo stesso la resilienza che mostra come i vuoti possano diventare sorgenti di creatività e come la memoria anche quando frammentata custodisca sempre una promessa di vita.</p>
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