Al giorno d'oggi i videogiochi sono onnipresenti e vengono giocati da persone di qualsiasi età. In alcuni casi le vendite sono addirittura superiori a quelle dell'industria cinematografica. Inoltre quasi tutti hanno sentito parlare di Assassin's Creed o di Tomb Raider (che alcuni potrebbero associare all'attrice Angelina Jolie che ha interpretato la protagonista di quest'ultima serie nei film Lara Croft: Tomb Raider del 2001 e Lara Croft Tomb Raider: La culla della vita del 2003). Poiché i videogiochi citati contengono entrambi violenza (in modo meno o più esplicito a seconda del gioco ed eventualmente della tecnologia disponibile al momento del suo sviluppo) possiamo affermare che - insieme a film serie televisive romanzi e altri media violenti - i videogiochi violenti sono diventati parte della cultura pop occidentale. Tuttavia i giocatori apprezzano davvero questa caratteristica? Come la percepiscono e la giudicano? È solo una questione di realismo o c'è forse un'altra ragione per apprezzarla o meno? Esiste una differenza tra i generi e il tipo di giocatore? Il presente lavoro di ricerca cerca di rispondere a queste domande ma sono necessarie ulteriori ricerche per corroborare o contraddire i risultati dell'autore.
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