La figlia di Iorio

La figlia di Iorio è una tragedia scritta da Gabriele D'Annunzio nel 1904 ambientata in un contesto pastorale abruzzese. L'opera si sviluppa attorno a Mila di Codra una giovane donna accusata di stregoneria e perseguitata dalla comunità. La trama si intreccia con la storia di Aligi un pastore che si innamora di Mila sfidando le convenzioni sociali e familiari. La tragedia esplora temi di amore superstizione e destino mettendo in luce le tensioni tra tradizione e desiderio personale. D'Annunzio utilizza un linguaggio poetico e simbolico per rappresentare la lotta interiore dei personaggi riflettendo le dinamiche sociali e culturali dell'epoca. L'opera è divisa in tre atti ognuno dei quali approfondisce le relazioni complesse tra i personaggi e il loro ambiente. La tragedia culmina in un finale drammatico dove le scelte dei protagonisti portano a conseguenze inevitabili sottolineando l'ineluttabilità del destino.