La trappola perfetta

Un viaggio nel tempo immersi nelle sembianze di un giovane spacciatore poi tossicodipendente da eroina degli anni 80 Un ragazzo fondamentalmente di buoni principi che fa quello che fa non perché è di indole malavitoso ma perché preso dallo spirito dell'ambiente in cui si trova prova un desiderio di rivalsa verso l'adolescenza cupa ma sarà solo l'illusione di aver trovato un mondo migliore ben presto precipiterà in un tunnel che nemmeno si immagina quello della tossicodipendenza e di tutte le conseguenze che ne comporta facendo vivere la sua esperienza l'autore si propone di farla conoscere a chi volesse solo sapere per cultura o per motivi suoi. O a chi ha evitato o ha preso quella strada. L'intento è di far desistere o mettere in guardia o magari solo di far conoscere quali sono i sentimenti che pervadono il protagonista che ne è sommerso. Coinvolgente denso di riflessioni psicologiche e stati d'animo. Le situazioni ed i particolari a volte cruenti sono raccontati in modo pulito rendendolo idoneo a persone di qualsiasi età un racconto non lungo fluido che ha del romanzo criminale che non si perde in inutili tergiversazioni per la volontà di non annoiare e di non far perdere tempo inutile al lettore. La mancanza di volgarità non urta persone dalla coscienza sensibile.