L'attuale giustizia penale ruandese si rifà alle tradizioni del diritto civile e soffre molto delle carenze del sistema retributivo. Tali carenze includono il sovraffollamento delle carceri l'arretratezza dei casi l'abbandono delle vittime le limitate opportunità di riabilitazione e la mancanza di armonia sociale. La giustizia riparativa rappresenta un nuovo paradigma per rispondere al problema della criminalità incoraggiando la riparazione del danno arrecato la responsabilizzazione del reo e l'inclusione delle parti interessate. La ricerca evidenzia le barriere legali istituzionali culturali e operative che ostacolano l'attuazione della giustizia riparativa in Ruanda. Tali barriere vanno dalle restrizioni imposte alle leggi che regolano la mediazione all'insufficiente formazione professionale alle norme culturali sul genere e sulla riconciliazione. Facendo ricorso alle migliori prassi internazionali in materia di RJ la ricerca propone riforme legislative per ampliare l'ambito di ammissibilità della mediazione. I risultati raccomandano l'integrazione della RJ in modo complementare all'attuale sistema di giustizia penale; questo nuovo paradigma migliorerà la giustizia incentrata sulle vittime ridurrà l'incarcerazione e incoraggerà l'armonia sociale in Ruanda.
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