RAFAELLA

Rafaella è un romanzo postumo di Silvio Pellico ambientato nel XII secolo durante un periodo di conflitti e tensioni politiche in Italia. La storia si concentra su Berardo della Quercia un arimanno di Saluzzo e la sua famiglia. Berardo gode della fiducia del Marchese Manfredo ma la sua vita viene sconvolta quando viene rivelato che il suo avo era un servo fuggito. Questo porta Berardo e la sua famiglia a essere rivendicati come proprietà da Villigiso un barone malvagio che nutre rancore verso di lui. Manfredo tuttavia interviene per liberare Berardo e la sua famiglia dalla servitù dimostrando la sua giustizia e benevolenza. La felicità della famiglia è di breve durata poiché Eriberto il figlio di Berardo viene inviato a combattere per l'imperatore Federico I mentre Rafaella la figlia viene rapita da Villigiso come parte di un piano di vendetta. Rafaella riesce a fuggire dai suoi rapitori e trova rifugio presso una famiglia milanese ma la guerra in corso complica il suo ritorno a casa. Nel frattempo Berardo e sua moglie Giovanna vivono nel dolore per la perdita dei loro figli ma trovano conforto nella fede e nell'amicizia dell'abate Guglielmo di Staffarda. Il romanzo esplora temi di lealtà giustizia e vendetta mettendo in luce le difficoltà di mantenere l'integrità personale in tempi di conflitto e ingiustizia. La narrazione di Pellico offre uno sguardo profondo sulle dinamiche sociali e politiche del Medioevo italiano evidenziando la complessità delle relazioni umane e il potere della redenzione.