Risposta da Glycine max (L.) Merrill)

Il terreno utilizzato per le nostre indagini è un ferralsol estremamente acido al quale abbiamo applicato sostanza organica a base di Tithonia diversifolia proposta come possibile soluzione per ripristinare la fertilità di questo tipo di terreno. L'obiettivo generale era quello di valutare il suo impatto sulla coltura della soia seminata in vasi da vegetazione su due terreni da 0-20 cm e 20-40 cm in un set-up sperimentale a due fattori. Sono state testate tre dosi equivalenti a 0 kg (D0) 3 kg (D1) e 6 kg di MO.m-2 (D2). Il trattamento con 3 kg di MO.m-2 è risultato il migliore in tutti i casi soprattutto in termini di resa che è stata equivalente a 372 Mg.ha-1 sul suolo superficiale e a 348 Mg.ha-1 su quello profondo. Il trattamento con 0 kg di MO.m-2 che aveva portato solo pochi noduli (8) ha dato una resa di soli 0486 Mg.ha-1. Una prova dell'inattività del Rhizobium in questo tipo di terreno. Con la dose di 6 kg MO.m-2 si è osservato un calo della resa (1642 Mg.ha-1 in media) probabilmente dovuto all'eccesso di azoto. Tuttavia i risultati ottenuti erano comparabili per i due livelli di suolo studiati (0-20 cm e 20-40 cm).