Samsara

(...)sgorgano così improvvise parole fresche come polle di acqua sorgiva a formare versi che Lucia trasferisce immediatamente sul foglio senza mediazione alcuna né ripensamenti e che definisce istantanee. I suoi Mosaici i Comment: fotogrammi in forma di terzine (haisan) che si succedono come in un film e pur nella loro regale autonomia formano un tutt'uno capace di trasportare il lettore in una dimensione non importa se conosciuta o meno del proprio essere umano. Ed ancora e sempre più espressa la sua capacità di dare forma e colore di tridimensionare il verso la troviamo nei componimenti a più largo respiro. Qui l'introspezione sposa la natura nelle sue mille sfaccettature quella natura di cui lei è spettatrice e complice di cui canta le meraviglie e sottende le cattiverie fedele osservatrice e mai giudice. Una poetessa che sfugge volutamente agli ismi tanto cari ai critici superficiali e si pone in un ambito di ricerca continua. Giuseppe Guaragna