Sottoprodotti dei forni a biomassa come bricchetti combustibili

I materiali carbonizzati sono stati raccolti dai forni a biomassa sviluppati da PHilMech. Il contenuto di materia volatile combustibile e di carbonio fisso dei materiali carbonizzati ottenuti varia rispettivamente dall'868% al 1073% e dal 1488% all'8278%. La produzione di bricchetti è stata effettuata utilizzando macchine bricchettatrici a pistone e a vite. Come legante è stato utilizzato amido di manioca disponibile in commercio. Le bricchette prodotte sono di forma cilindrica con un foro al centro per favorire una combustione efficiente. Le dimensioni delle bricchette sono 50 mm di lunghezza con un diametro esterno e interno rispettivamente di 50 mm e 16 mm. La formulazione ottimale utilizzando una macchina bricchettatrice a pistone è del 10% di legante per la lolla di riso carbonizzata e del 125% per le pannocchie di mais carbonizzate. Per la macchina bricchettatrice a vite il 225% di legante è l'ideale sia per CRH che per CCC. I valori energetici e le qualità di combustione dei bricchetti prodotti dai bricchetti di combustibile a base carbonizzata erano sufficienti per produrre il calore necessario per la cottura domestica e per le applicazioni industriali. Allo stesso modo il proprietario di un forno alimentato a biomassa può guadagnare un reddito aggiuntivo convertendo i propri sottoprodotti in bricchetti di combustibile.