Uno studio prospettico osservazionale sulla riduzione degli antibiotici

La crescente insorgenza di resistenza antimicrobica nell'unità di terapia intensiva (UTI) minaccia gli esiti dei pazienti e aumenta sostanzialmente i costi sanitari complessivi. Negli ultimi decenni la frequenza della resistenza antimicrobica e la sua associazione con gravi malattie infettive sono aumentate a ritmi allarmanti. Il crescente tasso di resistenza tra i patogeni nosocomiali è particolarmente sconcertante. I potenti antibiotici sono diventati disponibili in commercio negli anni '40 e hanno salvato milioni di vite. Ma dopo anni di uso diffuso l'evoluzione dei microbi patogeni ha fatto sì che molti antimicrobici perdessero la loro efficacia. Man mano che i microbi si evolvono si adattano al loro ambiente. Se qualcosa impedisce loro di crescere e diffondersi come un antimicrobico sviluppano nuovi meccanismi per resistere agli antimicrobici modificando la loro struttura genetica. Modificando la struttura genetica si garantisce che anche la progenie dei microbi resistenti sia resistente.